‘Nova semper quaerere et parta custodire’: così amava esprimersi Sant’Ambrogio, grande padre della Chiesa. Sentenza alla quale ricorreva spesso un laico di enorme spessore come Giuseppe Lazzati. In sostanza è cosa saggia custodire ciò che si è guadagnato e cercare appassionatamente strade nuove. Ovvero coniugare fedeltà e creatività, freschezza e memoria non per il gusto di essere moderni e colti, ma per assecondare lo Spirito che sostiene la tradizione e che nel contempo pacatamente scompiglia. Regola pastorale ambrosiana che mi piacerebbe perseguire ed integrare nel piccolo mondo interiore nel quale spesso la memoria è selettiva e la creatività curiosamente ripetitiva. Ce la farà il Fabrizietto?
2 thoughts to “Quaerere!”
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Come la sinfonia ha bisogno di ogni nota.
Come il libro ha bisogno di ogni parola.
Come la casa ha bisogno di ogni pietra.
Come l’oceano ha bisogno di ogni goccia d’acqua.
Come la messe ha bisogno di ogni chicco.
Come l’annuncio del vangelo ha bisogno di martiri.
L’umanità intera ha bisogno di te,
qui dove sei, unico, e perciò insostituibile.
Ecco cosa intendo quando parlo di esperto che sa coordinare le varie” creatività” della comunità. Solo un “salutare silenzio con Dio” e un pacato ascolto, credo possa aiutare a tenere insieme fedeltà e creatività. Lo Spirito però sono convinto, voglia anche farci parlare “lingue nuove” per gli uomini di questo tempo. Solo lo Spirito ci può mantenere sempre appassionati ma mai noiosi!
Speran ben! Speremo ben! Speriamo bene! Hope well!