‘Non metterti al primo posto!’ (Cfr Lc 14). Bello insolente questo Gesù, santamente trasgressivo. Non teme di mettere in imbarazzo e di creare disagio. Una straordinaria lavata di testa per il notabile fariseo e la sua ghenga. A Gesù ovviamente non sta a cuore il galateo, ma la regola della vita, in questo caso specifico l’umiltà. A tal proposito, io credo che ci portiamo appresso una immagine distorta di umiltà, per nulla biblica e accattivante. Roba per rinunciatari e miserabili. Ho incontrato alcuni che venivano additati come umili ed in realtà erano solo timidi, imbranati, paurosi. Di quelli che fanno comodo perchè non danno fastidio a nessuno. L’umile secondo il cuore di Dio è uno che naturalmente rinuncia a fare lo sbruffone e il presuntuoso. Ed in chiave positiva, è un tipo che decide di dipendere dalla Verità e che per essa cede il primo posto. Quindi, proprio perchè dipendente da essa, diviene anche coerente, convinto, sicuro, fiducioso e… gioioso. Che pena allora certe nostre deformate rappresentazioni dell’umiltà, e quanto interessanti e fresche le versioni bibliche dell’umiltà, ad iniziare da quella di Gesù. Lui libero di dipendere totalmente, fiducioso, forte e mite.
5 thoughts to “Umiltà del cavolo”
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l’umiltà è una grazia, va accolta.
Umiltà è soprattutto sapersi mettere in discussione, e ricominciare ogni volta.
Mi sono spesso chiesto se fosse molto più comodo mettersi all’ultimo posto per poi sentirsi dire di andare più avanti, piuttosto che mettersi in prima fila e sentirsi criticare per la propria arroganza. Mettersi in fondo solo per aspettare una promozione non sarebbe proprio umiltà ma piuttosto opportunismo. Talvolta ci fa bene accettare una critica quando si è ai primi posti e saper ripartire con umiltà dal basso.
Approfitto per augurarti un nuovo buon cammino in quel di Prata e ringraziarti per questo tuo blog che ho appena scoperto.
mandi
Eugenio
Caro Eugenio, sono anch’io del parere che l’umiltà non sia faccenda che riguarda l’occupazione di sedie più o meno prestigiose, ma atteggiamento del cuore. Talvolta esiste una mitezza poco spontanea, timorosa e comoda. L’umiltà è intraprendente, libera e coraggiosa. E proprio per questo, come suggerisce l’etimo, feconda per se e per altri. I primitivi adoratori di se stessi non potranno scoprirla e gustarla.
Querido Don Fabrizio
No fue una casualidad que yo te haya conocido, fue una Diosidad por llamarlo de alguna manera positiva !
Tu calidad Humana, Humildad y Espíritu de Servicio me conmovieron…
Pido a DIOS que te llene de PAZ, esa que sobrepasa todo ENTENDIMIENTO, conforme a lo indicado en Filipenses 4:6-
Un abrazo y DIOS te bendiga !
consiglio la lettura del libro-analisi: Attacco a Ratzinger.
Utile per imparare dall’umiltà del nostro Pontefice.