Pellegrinaggio francescano: terzo giorno

untitledDiocesi di Concordia – Pordenone

Assisi. Pellegrinaggio Sacerdoti

31 marzo: Terzo giorno

 

 

Nella mattinata:

S. Maria degli angeli

Visita al santuario di S. Maria degli Angeli

Audio-commento 1 – S. Maria degli Angeli a cura di Don Chino Biscontin

 

 

 

 

porziuncola luce

 

 

Audio-commento 2 – S. Maria degli Angeli a cura di Don Chino Biscontin

 

 

 

Porziuncola

 

 

Audio-commento 3 –  S. Maria degli Angeli a cura di Don Chino Biscontin

 

 

 

San damiano

 

Visita al santuario di San Damiano

Audio-commento al santuario di San Damiano a cura di Don Chino Biscontin

 

 

San damiano interno

 

 

 

 

 

 

rivotorto esterno

 

Visita al santuario di Rivotorto

Audio-commento al santuario di Rivotorto a cura di Don Chino Biscontin

 

 

rivotorto

 

 

 

 

 

 

 

Nella pomeriggio:

San rufino

Visita alla Cattedrale di San Rufino

Audio-commento 1 – cattedrale di San Rufino a cura di Don Chino Biscontin

 

 

 

san rufino pavoni

 

 

 

 

 

 

san rufino evangelisti

 

 

 

 

 

 

san rufino madonna

 

 

 

 

 

 

San rufino battistero

 

Audio-commento 2 – cattedrale di San Rufino a cura di Don Chino Biscontin

Audio-commento 3 – cattedrale di San Rufino a cura di Don Chino Biscontin

 

 

 

 

 

casa natale 2

 

Visita alla casa natale di San Francesco

Audio-commento casa natale di San Francesco a cura di Don Chino Biscontin

 

 

casa natale 1

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

basilica di santa chiara

 

Visita alla Basilica di Santa Chiara

Audio-commento Basilica di Santa Chiara a cura di Don Chino Biscontin

 

 

 

piazza del comune

 

 

Visita Piazza del Comune

Audio-commento Piazza del comune a cura di Don Chino Biscontin

 

piazza-del-comune misure

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

basilica inferiore

 

Visita alla Basilica di S. Francesco

Audio-commento 1 – Basilica inferiore a cura di Don Chino Biscontin

 

 

basilica inferiore transetto 1

 

 

Audio-commento 2 – Basilica inferiore a cura di Don Chino Biscontin

 

 

 

 

 

 

 

basilica inferiore cimabue

 

 

 

 

 

 

 

 

basilica inferiore allegorie

 

 

 

 

 

 

 

basilica inferiore madonna col bambino

 

 

Audio-commento 3 – Basilica inferiore a cura di Don Chino Biscontin

 

 

basilica inferiore vetrate

 

 

 

Audio-commento 4 – Basilica di S. Francesco a cura di Don Chino Biscontin

 

 

 

 

 

basilca inferiore giotto

 

 

 

 

 

 

 

basilica inferiore giotto sogno

 

 

 

 

 

 

 

 

basilica inferiore giotto san damiano

 

 

 

 

 

 

 

 

 

tomba san francesco

 

 

Omelia di Don Chino Biscontin

 

 

 

Condividi Post ...

Pellegrinaggio francescano – Secondo giorno

untitled

Diocesi di Concordia – Pordenone

Assisi. Pellegrinaggio Sacerdoti

30 marzo: Secondo giorno

 

Nella mattinata:

santuariogreccio

 

Visita all’eremo di Greccio e S. Messa

Audio-commento all’eremo di Greccio a cura di Don Chino Biscontin

 

 

svs__0001_greccio

 

 

Madonna che allatta il bambino – affresco di scuola giottesca

 

santuario%20greccio%20(4)

 

 

 

 

 

 

greccio jacopa

 

 

 

San Francesco piangente committenza di Jacopa de’ Settesoli Frangipane

 

 

 

 

 

 

 

 

Audio dell’omelia di Don Chino Biscontin

 

Eremo di Fonte Colombo

Visita all’eremo di Fonte Colombo

Audio-commento all’eremo di Fonte Colombo a cura di Don Chino Biscontin

 

 

 

santa maria maddalena

 

 

Cappella della Maddalena

 

 

tao di san francesco

 

Il Tau: la tradizione attribuisce la realizzazione allo stesso San Francesco

 

 

Nel pomeriggio:

laforesta_cammino_francesco1

 

Visita all’eremo di S. Fabiano alla Foresta

Audio-commento all’eremo di S. Fabiano alla Foresta a cura di Don Chino Biscontin

 

 

poggio bustone

 

Visita all’eremo di Poggio Bustone

Audio-commento all’eremo di Poggio Bustone a cura di Don Chino Biscontin

 

 

 

Condividi Post ...

Pellegrinaggio francescano – Primo giorno

untitled

Diocesi di Concordia – Pordenone

Assisi. Pellegrinaggio Sacerdoti

29 marzo: Primo giorno

 

la verna

 

Nella mattinata visita al Santuario francescano “La Verna”

Audio-commento di Don Chino Biscontin

 

 

1verna

 

Audio-commento alle opere e alle reliquie del Santuario a cura di Don Chino Biscontin

 

Annunciazione di Della Robbia

 

 

 

3verna

 

 

 

Ascensione di Gesù di Della Robbia

 

 

 

 

 

 

 

2verna

 

 

 

Natività di Della Robbia

 

 

 

 

 

 

francesco saio

 

 

Saio di San Francesco

 

 

 

 

 

 

 

 

della-robbia-15

 

 

 

Sant’Antonio Abate di Della Robbia

 

 

 

 

 

crocefissione la verna

 

 

Crocifissione di Della Robbia – Cappella delle Stimmate

 

 

 

 

 

 

Eremo di Montecasale Sansepolcro

 

Nel pomeriggio visita all’eremo di Montecasale (Sansepolcro)

 

 

 

 

Condividi Post ...

Pasqua 2016

Mara ruzza

 

“Artista a tutto tondo, Mara Ruzza nella installazione “Metamorfosi” indaga il senso della trasformazione, in chiave simbolica e narrativa. Di porcellana sono le crisalidi bianche pietrificate che raccontano di mondi segreti, pensieri incubati come farfalle non ancora schiuse. Azzurre le farfalle raku uscite dal bozzolo la cui vita ha preso forma. L’essere in divenire e poi…la vita.”

 

 

 

 

 

 

 

Audio Omelia 27.03.2016

Pasqua 2016 – Risurrezione del Signore

Letture At 10,34.37-43; Sal 117; Col 3, 1-4; Gv 20, 1-9

Dal Vangelo secondo Giovanni

Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.

Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava, e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l’hanno posto!».

Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.

Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli, ma avvolto in un luogo a parte.

Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti.

Condividi Post ...

Un tempo per tacere

imagesM03CX0D1

 

 

 

 

 

 

 

“Un tempo per tacere”

(Introduzione scritta da Raffaella Rosset)

La Messa “in Coena Domini” termina senza congedo, l’assemblea si scioglie e iniziano tre giorni di silenzio. L’altare spoglio, i crocefissi coperti, il tabernacolo vuoto con la porticina aperta, l’oscurità della Chiesa, le campane ferme… tutto tace. È il silenzio degli occhi, delle orecchie …è il silenzio del cuore: la Passione di Gesù è iniziata. Si inserisce in questo contesto l’iniziativa “Un tempo per tacere”, un cammino silenzioso nella notte del Giovedì Santo accompagnato da alcune soste meditative in ascolto di storie di Martiri e del Vangelo.

Silenzio e parola sono nelle mani del credente un po’ come il bastone nelle mani del funambolo in continua ricerca d’equilibrio. La quotidianità è una continua corsa che ci ritrova tutti shakerati fra suoni, immagini, rumori e parole. Presi dal vortice spesso abbiamo la sensazione di perdere l’equilibrio. Ecco che questa proposta diventa un tempo di grazia dove fare esperienza del silenzio. Nel silenzio impariamo a stare con noi stessi, a conoscerci, ad interrogarci aprendoci poco alla volta al cammino di risposta che Dio scrive nel cuore di ognuno ai nostri tanti perché davanti alle ingiustizie e alle nostre tante domande. Dio ci educa alla pedagogia della misericordia attraverso il silenzio della Croce.

Audio-commento al Vangelo al termine del cammino 

Dal Vangelo secondo Matteo (5, 38-48)

In quel tempo Gesù disse ai suoi discepoli:

“Avete inteso che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente. Ma io vi dico di non opporvi al malvagio; anzi, se uno ti dà uno schiaffo sulla guancia destra, tu porgigli anche l’altra, e a chi vuole portarti in tribunale e toglierti la tunica, tu lascia anche il mantello. E se uno ti costringerà ad accompagnarlo per un miglio, tu con lui fanne due. Da’ a chi ti chiede, e a chi desidera da te un prestito non voltare le spalle.

Avete inteso che fu detto: Amerai il tuo prossimo e odierai il tuo nemico. Ma io vi dico: amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, affinché siate figli del Padre vostro che è nei cieli; egli fa sorgere il suo sole sui cattivi e sui buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Infatti, se amate quelli che vi amano, quale ricompensa ne avete? Non fanno così anche i pubblicani? E se date il saluto soltanto ai vostri fratelli, che cosa fate di straordinario? Non fanno così anche i pagani? Voi, dunque, siate perfetti come è perfetto il Padre vostro celeste.”

 

 

Condividi Post ...

Un Dio che tocca …

untitled

  • “La lavanda dei piedi” di Sieger Koder

 

 

 

 

 

 

 

Audio Omelia 24.03.2016

Giovedì Santo – Messa in coena domini 

24 marzo 2016

Letture Es 12,1-8.11-14; Sal 115; 1 Cor 11,23-26; Gv 13, 1-15

Dal Vangelo secondo Giovanni

Prima della festa di Pasqua, Gesù, sapendo che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amò sino alla fine.

Durante la cena, quando il diavolo aveva già messo in cuore a Giuda, figlio di Simone Iscariota, di tradirlo, Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio ritornava, si alzò da tavola, depose le vesti, prese un asciugamano e se lo cinse attorno alla vita. Poi versò dell’acqua nel catino e cominciò a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l’asciugamano di cui si era cinto.

Venne dunque da Simon Pietro e questi gli disse: «Signore, tu lavi i piedi a me?». Rispose Gesù: «Quello che io faccio, tu ora non lo capisci; lo capirai dopo». Gli disse Pietro: «Tu non mi laverai i piedi in eterno!». Gli rispose Gesù: «Se non ti laverò, non avrai parte con me». Gli disse Simon Pietro: «Signore, non solo i miei piedi, ma anche le mani e il capo!». Soggiunse Gesù: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno di lavarsi se non i piedi ed è tutto puro; e voi siete puri, ma non tutti». Sapeva infatti chi lo tradiva; per questo disse: «Non tutti siete puri».

Quando ebbe lavato loro i piedi, riprese le sue vesti, sedette di nuovo e disse loro: «Capite quello che ho fatto per voi? Voi mi chiamate il Maestro e il Signore, e dite bene, perché lo sono. Se dunque io, il Signore e il Maestro, ho lavato i piedi a voi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Vi ho dato un esempio, infatti, perché anche voi facciate come io ho fatto a voi».

Condividi Post ...

Il servo sofferente

0afa57c41887ce47355dc00226c6156f_L

 

 

Clicca sull’immagine per visualizzare la video preghiera.

(Tratto da www.paoline.it)

 

 

Domenica delle Palme – 20 marzo 2016

Letture Is 50, 4-7; Sal 21; Fil 2, 6-11; Lc 22, 14-23,56

Articolo pubblicato sul volantino settimanale “Le Voci” dell’Unità Pastorale di Chions 

Commento al Vangelo a cura di Don Fabrizio

Il servo sofferente

Il terzo canto del servo sofferente lo si trova all’interno del ‘Libretto della Consolazione’ del profeta Isaia. Ve ne sono quattro in totale. Certamente il Gesù giovane e soprattutto il Gesù adulto li ha meditati con attenzione e passione. Ha compiuto una sorta di lectio divina, dalla quale ha chiarito la sua missione, la sostanza e la modalità della sua vocazione. In altre parole, egli era chiamato ad essere il Servo sofferente. Colui che ‘si lascia aprire l’orecchio da Dio’, come lo schiavo al quale viene bucato il lobo per inserirne l’anello. Quindi tutto dedito alla Parola di Dio, obbediente e generoso. Colui che a questo punto attiva la sua lingua ‘per indirizzare una parola allo sfiduciato’. A Pasqua Gesù farà dono della vita, come Servo sofferente, per consolare l’uomo disorientato ed impotente, per consegnarci la grazia della misericordia, per salvarci. Mi ha colpito una recente intervista a Papa Benedetto. Da lucido e aggiornato teologo, dichiara che l’uomo moderno non sa che farsene della Pasqua, della giustificazione di Dio. Non sente un bisogno di redenzione. Piuttosto ritiene sia Dio a doversi giustificare per il tutto il male che lascia in circolazione e che ci fa patire, ad iniziare dalla sofferenza degli innocenti. Quindi il Figlio di Dio sulla croce paga e redime le colpe del Padre per tanto dolore permesso. La Settimana Santa sia allora per noi un tempo per alzare una protesta accorata a Dio, e il luogo dove lasciarci evangelizzare: Dio non è un essere crudele che gode del male, Lui desidera come noi e più di noi la nostra gioia, per questo dona ciò che gli è più prezioso, senza risparmio.

Buona Pasqua!

 

Condividi Post ...

“Pregate, per non entrare in tentazione”

pregate

 

 

 

 

 

 

 

Commento al Vangelo – Domenica delle Palme 2016

Vangelo della Domenica delle Palme

 

Lc 22,14-23,56

 

– Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione Quando venne l’ora, [Gesù] prese posto a tavola e gli apostoli con lui, e disse loro: «Ho tanto desiderato mangiare questa Pasqua con voi, prima della mia passione, perché io vi dico: non la mangerò più, finché essa non si compia nel regno di Dio». E, ricevuto un calice, rese grazie e disse: «Prendetelo e fatelo passare tra voi, perché io vi dico: da questo momento non berrò più del frutto della vite, finché non verrà il regno di Dio».

 

– Fate questo in memoria di me Poi prese il pane, rese grazie, lo spezzò e lo diede loro dicendo: «Questo è il mio corpo, che è dato per voi; fate questo in memoria di me». E, dopo aver cenato, fece lo stesso con il calice dicendo: «Questo calice è la nuova alleanza nel mio sangue, che è versato per voi».

 

– Guai a quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! «Ma ecco, la mano di colui che mi tradisce è con me, sulla tavola. Il Figlio dell’uomo se ne va, secondo quanto è stabilito, ma guai a quell’uomo dal quale egli viene tradito!». Allora essi cominciarono a domandarsi l’un l’altro chi di loro avrebbe fatto questo.

 

– Io sto in mezzo a voi come colui che serve E nacque tra loro anche una discussione: chi di loro fosse da considerare più grande. Egli disse: «I re delle nazioni le governano, e coloro che hanno potere su di esse sono chiamati benefattori. Voi però non fate così; ma chi tra voi è più grande diventi come il più giovane, e chi governa come colui che serve. Infatti chi è più grande, chi sta a tavola o chi serve? Non è forse colui che sta a tavola? Eppure io sto in mezzo a voi come colui che serve. Voi siete quelli che avete perseverato con me nelle mie prove e io preparo per voi un regno, come il Padre mio l’ha preparato per me, perché mangiate e beviate alla mia mensa nel mio regno. E siederete in trono a giudicare le dodici tribù di Israele.

 

– Tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli Simone, Simone, ecco: Satana vi ha cercati per vagliarvi come il grano; ma io ho pregato per te, perché la tua fede non venga meno. E tu, una volta convertito, conferma i tuoi fratelli». E Pietro gli disse: «Signore, con te sono pronto ad andare anche in prigione e alla morte». Gli rispose: «Pietro, io ti dico: oggi il gallo non canterà prima che tu, per tre volte, abbia negato di conoscermi».

 

– Deve compiersi in me questa parola della Scrittura Poi disse loro: «Quando vi ho mandato senza borsa, né sacca, né sandali, vi è forse mancato qualcosa?». Risposero: «Nulla». Ed egli soggiunse: «Ma ora, chi ha una borsa la prenda, e così chi ha una sacca; chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. Perché io vi dico: deve compiersi in me questa parola della Scrittura: “E fu annoverato tra gli empi”. Infatti tutto quello che mi riguarda volge al suo compimento». Ed essi dissero: «Signore, ecco qui due spade». Ma egli disse: «Basta!».

 

– Entrato nella lotta, pregava più intensamente Uscì e andò, come al solito, al monte degli Ulivi; anche i discepoli lo seguirono. Giunto sul luogo, disse loro: «Pregate, per non entrare in tentazione». Poi si allontanò da loro circa un tiro di sasso, cadde in ginocchio e pregava dicendo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia, ma la tua volontà». Gli apparve allora un angelo dal cielo per confortarlo. Entrato nella lotta, pregava più intensamente, e il suo sudore diventò come gocce di sangue che cadono a terra. Poi, rialzatosi dalla preghiera, andò dai discepoli e li trovò che dormivano per la tristezza. E disse loro: «Perché dormite? Alzatevi e pregate, per non entrare in tentazione».

 

– Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell’uomo? Mentre ancora egli parlava, ecco giungere una folla; colui che si chiamava Giuda, uno dei Dodici, li precedeva e si avvicinò a Gesù per baciarlo. Gesù gli disse: «Giuda, con un bacio tu tradisci il Figlio dell’uomo?». Allora quelli che erano con lui, vedendo ciò che stava per accadere, dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?». E uno di loro colpì il servo del sommo sacerdote e gli staccò l’orecchio destro. Ma Gesù intervenne dicendo: «Lasciate! Basta così!». E, toccandogli l’orecchio, lo guarì. Poi Gesù disse a coloro che erano venuti contro di lui, capi dei sacerdoti, capi delle guardie del tempio e anziani: «Come se fossi un ladro siete venuti con spade e bastoni. Ogni giorno ero con voi nel tempio e non avete mai messo le mani su di me; ma questa è l’ora vostra e il potere delle tenebre».

 

– Uscito fuori, Pietro, pianse amaramente Dopo averlo catturato, lo condussero via e lo fecero entrare nella casa del sommo sacerdote. Pietro lo seguiva da lontano. Avevano acceso un fuoco in mezzo al cortile e si erano seduti attorno; anche Pietro sedette in mezzo a loro. Una giovane serva lo vide seduto vicino al fuoco e, guardandolo attentamente, disse: «Anche questi era con lui». Ma egli negò dicendo: «O donna, non lo conosco!». Poco dopo un altro lo vide e disse: «Anche tu sei uno di loro!». Ma Pietro rispose: «O uomo, non lo sono!». Passata circa un’ora, un altro insisteva: «In verità, anche questi era con lui; infatti è Galileo». Ma Pietro disse: «O uomo, non so quello che dici». E in quell’istante, mentre ancora parlava, un gallo cantò. Allora il Signore si voltò e fissò lo sguardo su Pietro, e Pietro si ricordò della parola che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, oggi mi rinnegherai tre volte». E, uscito fuori, pianse amaramente.

 

– Fa’ il profeta! Chi è che ti ha colpito? E intanto gli uomini che avevano in custodia Gesù lo deridevano e lo picchiavano, gli bendavano gli occhi e gli dicevano: «Fa’ il profeta! Chi è che ti ha colpito?». E molte altre cose dicevano contro di lui, insultandolo.

 

– Lo condussero davanti al loro Sinedrio Appena fu giorno, si riunì il consiglio degli anziani del popolo, con i capi dei sacerdoti e gli scribi; lo condussero davanti al loro Sinedrio e gli dissero: «Se tu sei il Cristo, dillo a noi». Rispose loro: «Anche se ve lo dico, non mi crederete; se vi interrogo, non mi risponderete. Ma d’ora in poi il Figlio dell’uomo siederà alla destra della potenza di Dio». Allora tutti dissero: «Tu dunque sei il Figlio di Dio?». Ed egli rispose loro: «Voi stessi dite che io lo sono». E quelli dissero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? L’abbiamo udito noi stessi dalla sua bocca».

 

– Non trovo in quest’uomo alcun motivo di condanna Tutta l’assemblea si alzò; lo condussero da Pilato e cominciarono ad accusarlo: «Abbiamo trovato costui che metteva in agitazione il nostro popolo, impediva di pagare tributi a Cesare e affermava di essere Cristo re». Pilato allora lo interrogò: «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli rispose: «Tu lo dici». Pilato disse ai capi dei sacerdoti e alla folla: «Non trovo in quest’uomo alcun motivo di condanna». Ma essi insistevano dicendo: «Costui solleva il popolo, insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea, fino a qui». Udito ciò, Pilato domandò se quell’uomo era Galileo e, saputo che stava sotto l’autorità di Erode, lo rinviò a Erode, che in quei giorni si trovava anch’egli a Gerusalemme.

 

– Erode con i suoi soldati insulta Gesù Vedendo Gesù, Erode si rallegrò molto. Da molto tempo infatti desiderava vederlo, per averne sentito parlare, e sperava di vedere qualche miracolo fatto da lui. Lo interrogò, facendogli molte domande, ma egli non gli rispose nulla. Erano presenti anche i capi dei sacerdoti e gli scribi, e insistevano nell’accusarlo. Allora anche Erode, con i suoi soldati, lo insultò, si fece beffe di lui, gli mise addosso una splendida veste e lo rimandò a Pilato. In quel giorno Erode e Pilato diventarono amici tra loro; prima infatti tra loro vi era stata inimicizia.

 

– Pilato abbandona Gesù alla loro volontà Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, le autorità e il popolo, disse loro: «Mi avete portato quest’uomo come agitatore del popolo. Ecco, io l’ho esaminato davanti a voi, ma non ho trovato in quest’uomo nessuna delle colpe di cui lo accusate; e neanche Erode: infatti ce l’ha rimandato. Ecco, egli non ha fatto nulla che meriti la morte. Perciò, dopo averlo punito, lo rimetterò in libertà». Ma essi si misero a gridare tutti insieme: «Togli di mezzo costui! Rimettici in libertà Barabba!». Questi era stato messo in prigione per una rivolta, scoppiata in città, e per omicidio. Pilato parlò loro di nuovo, perché voleva rimettere in libertà Gesù. Ma essi urlavano: «Crocifiggilo! Crocifiggilo!». Ed egli, per la terza volta, disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Non ho trovato in lui nulla che meriti la morte. Dunque, lo punirò e lo rimetterò in libertà». Essi però insistevano a gran voce, chiedendo che venisse crocifisso, e le loro grida crescevano. Pilato allora decise che la loro richiesta venisse eseguita. Rimise in libertà colui che era stato messo in prigione per rivolta e omicidio, e che essi richiedevano, e consegnò Gesù al loro volere.

 

– Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me Mentre lo conducevano via, fermarono un certo Simone di Cirene, che tornava dai campi, e gli misero addosso la croce, da portare dietro a Gesù. Lo seguiva una grande moltitudine di popolo e di donne, che si battevano il petto e facevano lamenti su di lui. Ma Gesù, voltandosi verso di loro, disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete su di me, ma piangete su voi stesse e sui vostri figli. Ecco, verranno giorni nei quali si dirà: “Beate le sterili, i grembi che non hanno generato e i seni che non hanno allattato”. Allora cominceranno a dire ai monti: “Cadete su di noi!”, e alle colline: “Copriteci!”. Perché, se si tratta così il legno verde, che avverrà del legno secco?». Insieme con lui venivano condotti a morte anche altri due, che erano malfattori.

 

– Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno Quando giunsero sul luogo chiamato Cranio, vi crocifissero lui e i malfattori, uno a destra e l’altro a sinistra. Gesù diceva: «Padre, perdona loro perché non sanno quello che fanno». Poi dividendo le sue vesti, le tirarono a sorte.

 

– Costui è il re dei Giudei Il popolo stava a vedere; i capi invece lo deridevano dicendo: «Ha salvato altri! Salvi se stesso, se è lui il Cristo di Dio, l’eletto». Anche i soldati lo deridevano, gli si accostavano per porgergli dell’aceto e dicevano: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Sopra di lui c’era anche una scritta: «Costui è il re dei Giudei».

 

– Oggi con me sarai nel paradiso Uno dei malfattori appesi alla croce lo insultava: «Non sei tu il Cristo? Salva te stesso e noi!». L’altro invece lo rimproverava dicendo: «Non hai alcun timore di Dio, tu che sei condannato alla stessa pena? Noi, giustamente, perché riceviamo quello che abbiamo meritato per le nostre azioni; egli invece non ha fatto nulla di male». E disse: «Gesù, ricordati di me quando entrerai nel tuo regno». Gli rispose: «In verità io ti dico: oggi con me sarai nel paradiso».

 

– Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito Era già verso mezzogiorno e si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio, perché il sole si era eclissato. Il velo del tempio si squarciò a metà. Gesù, gridando a gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Detto questo, spirò.

 

(Qui si genuflette e si fa una breve pausa)

 

Visto ciò che era accaduto, il centurione dava gloria a Dio dicendo: «Veramente quest’uomo era giusto». Così pure tutta la folla che era venuta a vedere questo spettacolo, ripensando a quanto era accaduto, se ne tornava battendosi il petto. Tutti i suoi conoscenti, e le donne che lo avevano seguito fin dalla Galilea, stavano da lontano a guardare tutto questo.

 

– Giuseppe pone il corpo di Gesù in un sepolcro scavato nella roccia Ed ecco, vi era un uomo di nome Giuseppe, membro del Sinedrio, buono e giusto. Egli non aveva aderito alla decisione e all’operato degli altri. Era di Arimatèa, una città della Giudea, e aspettava il regno di Dio. Egli si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Lo depose dalla croce, lo avvolse con un lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia, nel quale nessuno era stato ancora sepolto. Era il giorno della Parascève e già splendevano le luci del sabato. Le donne che erano venute con Gesù dalla Galilea seguivano Giuseppe; esse osservarono il sepolcro e come era stato posto il corpo di Gesù, poi tornarono indietro e prepararono aromi e oli profumati. Il giorno di sabato osservarono il riposo come era prescritto.

 

s5_logo

Clicca sull’immagine per maggiori informazioni sull’iniziativa “Un attimo di pace”

Condividi Post ...

“Chi di voi è senza peccato”

peccato

 

 

 

 

 

 

Commento al Vangelo – Quinta domenica di Quaresima 2016

Vangelo del 13 marzo 

(V Domenica di Quaresima)

Gv 8,1-11

 

In quel tempo, Gesù si avviò verso il monte degli Ulivi. Ma al mattino si recò di nuovo nel tempio e tutto il popolo andava da lui. Ed egli sedette e si mise a insegnare loro. Allora gli scribi e i farisei gli condussero una donna sorpresa in adulterio, la posero in mezzo e gli dissero: «Maestro, questa donna è stata sorpresa in flagrante adulterio. Ora Mosè, nella Legge, ci ha comandato di lapidare donne come questa. Tu che ne dici?». Dicevano questo per metterlo alla prova e per avere motivo di accusarlo. Ma Gesù si chinò e si mise a scrivere col dito per terra. Tuttavia, poiché insistevano nell’interrogarlo, si alzò e disse loro: «Chi di voi è senza peccato, getti per primo la pietra contro di lei». E, chinatosi di nuovo, scriveva per terra. Quelli, udito ciò, se ne andarono uno per uno, cominciando dai più anziani. Lo lasciarono solo, e la donna era là in mezzo. Allora Gesù si alzò e le disse: «Donna, dove sono? Nessuno ti ha condannata?». Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». E Gesù disse: «Neanch’io ti condanno; va’ e d’ora in poi non peccare più».

s5_logo

 

Clicca sull’immagine per maggiori informazioni sulla proposta “Un attimo di pace”

Condividi Post ...