Preziosi come sale e sole

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Audio Omelia 05.02.2017

V domenica del tempo ordinario

 

Letture Is 58,7-10; Sal 111; 1Cor 2,1-5; Mt 5,13-16

Dal Vangelo secondo Matteo

 

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:

«Voi siete il sale della terra; ma se il sale perde il sapore, con che cosa lo si renderà salato? A null’altro serve che ad essere gettato via e calpestato dalla gente.

Voi siete la luce del mondo; non può restare nascosta una città che sta sopra un monte, né si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candelabro, e così fa luce a tutti quelli che sono nella casa. Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, perché vedano le vostre opere buone e rendano gloria al Padre vostro che è nei cieli».

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La nonviolenza: stile di una politica per la pace.

o-pace-facebookIsola di Lesbo – Il primo gennaio di un anno fa gli operatori di Greenpeace, Medici senza Frontiere e decine di volontari impegnati sull’isola per soccorrere i migranti hanno composto il simbolo della pace utilizzando più di 3000 giubbotti di salvataggio indossati dai rifugiati. Un omaggio a chi ha percorso il viaggio ed è riuscito ad “arrivare dall’altra parte”.

 

E’ il titolo della 50^ Giornata Mondiale della Pace, voluta da Paolo VI, che celebriamo il 1° gennaio 2017. Interessante la terminologia che è ripresa dai movimenti pacifisti. Sino a qualche anno fa sarebbe stata impensabile. Abbiamo in questo modo già nell’apertura un elemento di novità. Provo a raccoglierne altri mettendoli in fila per segnalare una strategia che va oltre la nonviolenza, ovvero l’intenzione di dialogare con tutti gli interlocutori possibili e di valorizzare tutte le esperienze possibili, andando oltre i confini della chiesa cattolica, per il bene prezioso della pace. Papa Francesco ascolta e indirizza le sue esortazioni ai popoli, ai governanti… sino ad arrivare ad ogni uomo e donna, bambino e bambina. Sorprende la sua citazione di figure ‘laiche’. Accosta Madre Tersa di Calcutta, premio Nobel per la pace nel 1979, a quelle del Mahatma Gandhi e di Martin Luther King, puntualizzando come gli operatori di pace non siano una esclusiva della Chiesa, ma si trovino nelle grandi tradizioni religiose e in ogni uomo di buona volontà. Egli raccoglie un anelito di pace che si alza da uno scenario inquietante e frantumato fatto di una guerra mondiale condotta a ‘pezzetti’. La tentazione della vendetta e della rappresaglia, che non rispettano la via della razionalità e dell’incontro, innescano solo una spirale pericolosissima e senza uscite, con corollario di distruzione, di sofferenza, di danni colossali per l’ambiente. Inedita la ripresa della ‘dottrina del cuore’ di Gaudium et Spes, che individua nel cuore dell’uomo la radice prima dei guasti dell’umanità, e la sua applicazione alla famiglia, forte della recente Esortazione Amoris Laetitia. La conversione, e quindi i cambiamenti e le rivoluzioni politiche, si fondano sull’educazione primordiale. Tra le pareti domestiche si apprende l’arte dell’incontro, della giustizia, della compassione, della cooperazione, dell’inclusione, della condivisione… del perdono. Le radici sane per una politica sana e nonviolenta vanno curate in partenza, al loro primo strutturarsi e radicarsi. Ultimo elemento di novità lo rintraccio nel proporre, senza falso pudore o aria di presunzione, le Beatitudini di Mt 5 come ‘Manuale’ per un progetto di pace per i leaders politici e religiosi di tutto il mondo. Può permettersi una proposta simile, senza apparire come figura che compie delle invasioni di campo, perché è un profeta di pace credibile, un’autorità morale riconosciuta a livello internazionale, uomo che accoglie e valorizza ogni posizione di bene. E in un mondo dove soffiano minacciosi nazionalismi e chiusure di ogni tipo il suo ‘messaggio’ suona come un canto di speranza atteso. Buon anno e… pace e bene!

Don Fabrizio

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Impariamo la gioia di amare

auguste-rodin-la-cattedraleIl titolo del Sussidio Quaresima 2017 “Impariamo la gioia di amare”, con sottotitolo “La famiglia casa della felicità e della tenerezza” suona allettante e ricco di speranze educative. Riflettendoci bene, appare non ben coordinato con il tenore spirituale della Quaresima, incline all’austerità e alla penitenza. Il chiarimento viene dall’obiettivo di fondo sul quale ci siamo accordati con l’equipe che ha ideato e realizzato lo strumento che avete tra le mani. Eccolo: “Sussidiare un itinerario quaresimale di conversione per incoraggiare la famiglia, e tutti coloro che intendono ascoltare il Vangelo, ad essere casa di ospitalità e di fecondità. Stimolare e coinvolgere la famiglia perché eserciti il suo servizio educativo, e così si apprenda con gioia: la bellezza della fede, l’apertura alla vita, l’arte della riconciliazione, il dialogo intergenerazionale, la preghiera fiduciosa, alla prossimità con i poveri”. La struttura la conoscete. Per i neofiti sarà sufficiente scorrere l’indice e consultare alcune pagine per cogliere qualità e senso. Si è deciso di seguire, tenendoli legati assieme, il percorso catecumenale dei vangeli delle domeniche, le suggestioni di alcuni numeri di Amoris Laetitia e i punti salienti della lettera pastorale del vescovo ‘I passi della misericordia’. Vi segnaliamo come elementi di novità innanzitutto la proposta di “The little angels” (I piccoli angeli), ovvero una offerta di Liturgia della Parola o se volete di Messa per i fanciulli. Il progetto The little angels ha conosciuto l’interesse e il plauso degli Uffici Catechistico e Liturgico nazionali. E l’idea di “Un cinema insieme” per spendere un pomeriggio divertente e formativo in casa. Osservando come dall’alto l’impianto del Sussidio e tutte le sue componenti rivado con immediatezza alla ‘Cattedrale’ di Auguste Rodin. La trovate come immagine di copertina. La scultura raffigura due mani di pietra in verticale. Esse danzano, si cercano e si corteggiano, sono infatti due mani destre, di una coppia, uguali per dignità eppure differenti nell’identità. Secondo l’interpretazione di Sr. Gloria Riva, esperta di arte e catechesi, la mano a forma di coppa è quella della donna, ricettiva e ‘sottomessa’, messa sotto. Intendendo con tale espressione il suo essere fondativa e generativa. Ella tiene in piedi l’insieme, altrimenti l’uomo morirebbe nella sua solitudine e la costruzione della casa imploderebbe su se stessa. La mano dell’uomo è protettiva e svettante, non stringe morbosamente a sé. E’ la mano del padre che indica la direzione. Le due mani sono chiamate ‘La cattedrale’ perché richiamanti la Cattedrale di Chartres, con le sue due imponenti torri. Senza troppo sforzo vi possiamo intuire una luce custodita dai due. La Cattedrale di Rodin diviene per noi quindi icona della famiglia così come la sogna il Creatore, piccola chiesa e cellula base dell’organismo sociale. Confidiamo che il Sussidio utilizzato con intelligenza e creatività possa essere materiale umile e prezioso per incoraggiare la famiglia a diventare quella che è, tanto per parafrasare un felice slogan di San Giovanni Paolo II (cfr Familiaris Consortio). La gioia non si farà attendere. Buona Quaresima!

Presentazione Sussidio Quaresima 2017 – Diocesi Concordia-Pordenone

Don Fabrizio

 

Il sussidio sarà presto on-line nel sito http://www.pastoralepn.org/

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Cuore puro

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Audio Omelia 29.01.2017

IV domenica del tempo ordinario

 

Letture Sof 2,3;3, 12-13; Sal 145; 1Cor 1,26-31; Mt 5,1-12

Dal Vangelo secondo Matteo

 

 

In quel tempo, vedendo le folle, Gesù salì sul monte: si pose a sedere e si avvicinarono a lui i suoi discepoli. Si mise a parlare e insegnava loro dicendo:

«Beati i poveri in spirito,

perché di essi è il regno dei cieli.

Beati quelli che sono nel pianto,

perché saranno consolati.

Beati i miti,

perché avranno in eredità la terra.

Beati quelli che hanno fame e sete della giustizia,

perché saranno saziati.

Beati i misericordiosi,

perché troveranno misericordia.

Beati i puri di cuore,

perché vedranno Dio.

Beati gli operatori di pace,

perché saranno chiamati figli di Dio.

Beati i perseguitati per la giustizia,

perché di essi è il regno dei cieli.

Beati voi quando vi insulteranno, vi perseguiteranno e, mentendo, diranno ogni sorta di male contro di voi per causa mia. Rallegratevi ed esultate, perché grande è la vostra ricompensa nei cieli».

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Conversione e lo scandalo dei super ricchi

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Audio Omelia 22.01.2017

III domenica del tempo ordinario

 

Letture Is 8,23-9,3; Sal 26; 1Cor 1,10-13.17; Mt 4,12-23

Dal Vangelo secondo Matteo

Quando Gesù seppe che Giovanni era stato arrestato, si ritirò nella Galilea, lasciò Nàzaret e andò ad abitare a Cafàrnao, sulla riva del mare, nel territorio di Zàbulon e di Nèftali, perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta Isaìa:

«Terra di Zàbulon e terra di Nèftali,

sulla via del mare, oltre il Giordano,

Galilea delle genti!

Il popolo che abitava nelle tenebre

vide una grande luce,

per quelli che abitavano in regione e ombra di morte

una luce è sorta».

Da allora Gesù cominciò a predicare e a dire: «Convertitevi, perché il regno dei cieli è vicino».

Mentre camminava lungo il mare di Galilea, vide due fratelli, Simone, chiamato Pietro, e Andrea suo fratello, che gettavano le reti in mare; erano infatti pescatori. E disse loro: «Venite dietro a me, vi farò pescatori di uomini». Ed essi subito lasciarono le reti e lo seguirono. Andando oltre, vide altri due fratelli, Giacomo, figlio di Zebedèo, e Giovanni suo fratello, che nella barca, insieme a Zebedeo loro padre, riparavano le loro reti, e li chiamò. Ed essi subito lasciarono la barca e il loro padre e lo seguirono.

Gesù percorreva tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, annunciando il vangelo del Regno e guarendo ogni sorta di malattie e di infermità nel popolo.

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La libertà di servire

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Audio Omelia 15.01.2017

II domenica del tempo ordinario

 

Letture Is 49,3.5-6; Sal 39; 1Cor 1,1-3; Gv 1,29-34

Dal Vangelo secondo Giovanni

 

In quel tempo, Giovanni, vedendo Gesù venire verso di lui, disse: «Ecco l’agnello di Dio, colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: “Dopo di me viene un uomo che è avanti a me, perché era prima di me”. Io non lo conoscevo, ma sono venuto a battezzare nell’acqua, perché egli fosse manifestato a Israele».

Giovanni testimoniò dicendo: «Ho contemplato lo Spirito discendere come una colomba dal cielo e rimanere su di lui. Io non lo conoscevo, ma proprio colui che mi ha inviato a battezzare nell’acqua mi disse: “Colui sul quale vedrai discendere e rimanere lo Spirito, è lui che battezza nello Spirito Santo”. E io ho visto e ho testimoniato che questi è il Figlio di Dio».

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“La Chiesa in uscita, a partire dalle nostre agende” di don Giampaolo Dianin

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Nel corso della due giorni di aggiornamento CET è stato dato ai partecipanti ampio spazio al dialogo e confronto in piccoli gruppi e in assemblea stimolati dalle provocazioni di Don Giampaolo Dianin che ha introdotto i laboratori intitolati “La Chiesa in uscita, a partire dalle nostre agende. Rilettura critica delle nostre prassi pastorali” (audio interventi di Don Giampaolo Dianin) .

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“Le Chiese del Triveneto tra secolarizzazione e complessità” di Luca Grion filosofo

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Il prof. Luca Grion, docente di Filosofia morale all’Università di Udine e di Etica filosofica alla Facoltà Teologica del Triveneto, è intervenuto alla due giorni di aggiornamento CET sul tema “Uno sguardo di fede su questo nostro tempo: le Chiese del Triveneto tra secolarizzazione e complessità” di cui vi propongo l’audio.

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‘Le parabole del Regno’ di Lena Residori

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Due giorni di aggiornamento CET:

Servitori della Missione

 

 

 

 

“Servitori della missione. A partire da un volto di Chiesa e dalla sua agenda” questo il tema dei due giorni di aggiornamento a cui i Vescovi della Conferenza Episcopale Triveneto hanno partecipato dal 9 al 10 gennaio scorso presso la Casa “Regina Mundi” di Cavallino (Venezia), insieme ad una cinquantina di sacerdoti, religiosi, laici e laiche in rappresentanza delle Diocesi del Nordest.

La giornata di lunedì si è aperta con la lectio divina sulle parabole del Regno (cap. 13 del Vangelo di Matteo) a cura di Lena Residori, biblista e teologa veronese di cui vi propongo l’audio. 

 

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Forza papà!

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Audio Festa della Santa Infanzia

Epifania del Signore – Festa della Santa Infanzia

 

Dal Vangelo secondo Matteo

Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».

Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».

Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

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