Il tempo ultimo e il tempo presente

Giudizio Universale di Pietro Cavallini – Basilica di Santa Cecilia in Trastevere

Meditazione teologica sul Giudizio Universale di Pietro Cavallini

Roma, 10-11 febbraio 2018

Laboratorio di Progettazione Associativa Tempo “Pieno”: Adulti e tempi della vita associativa

Il tempo che ci separa dalla fine si sta accorciando, gli stiamo andando incontro in un pellegrinaggio senza pausa. Ancor prima però c’è il movimento di Dio che viene verso noi. I passi di Dio si affrettano dentro il giardino della storia mettendo le ali ai piedi di coloro che non hanno paura e non scappano.

Il tempo ultimo, quello del giudizio, provoca ed interpella il presente trasformando il Kronos, il tempo materiale, in Kairos, il tempo provvidenziale. Il tempo acquisisce così bellezza e senso.

Di seguito è possibile ascoltare l’audio integrale della mia meditazione biblica sul Giudizio Universale di Pietro Cavallini

 

San Giovanni e sei apostoli alla sinistra di Cristo

 Maria e sei apostoli alla destra di Cristo

Cristo in trono circondato dagli angeli

 Particolare di Cristo in trono

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Se telefonando…

Audio Omelia 04.02.2018

V DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Letture Gb 7,1-4.6-7; Sal 146; 1Cor 9,16-19.22-23; Mc 1,29-39
In quel tempo, Gesù, uscito dalla sinagoga, subito andò nella casa di Simone e Andrea, in compagnia di Giacomo e Giovanni. La suocera di Simone era a letto con la febbre e subito gli parlarono di lei. Egli si avvicinò e la fece alzare prendendola per mano; la febbre la lasciò ed ella li serviva.
Venuta la sera, dopo il tramonto del sole, gli portavano tutti i malati e gli indemoniati. Tutta la città era riunita davanti alla porta. Guarì molti che erano affetti da varie malattie e scacciò molti demòni; ma non permetteva ai demòni di parlare, perché lo conoscevano.
Al mattino presto si alzò quando ancora era buio e, uscito, si ritirò in un luogo deserto, e là pregava. Ma Simone e quelli che erano con lui si misero sulle sue tracce. Lo trovarono e gli dissero: «Tutti ti cercano!». Egli disse loro: «Andiamocene altrove, nei villaggi vicini, perché io predichi anche là; per questo infatti sono venuto!».
E andò per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e scacciando i demòni.

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Gesù lavoratore a tempo indeterminato.

 

Roma, 27 e 28 gennaio 2018 – Giornate della Progettazione Sociale

La comunità inTraPrendente

Le due immagini di Gesù operaio, dal padre Giuseppe aveva imparato il mestiere di falegname, e Gesù profeta itinerante impegnato nella predicazione, a volte faticosa ed estenuante, evidenziano come il lavoro sia da sempre vocazione di fondo dell’uomo.  Il lavoro dà senso e dignità alla vita stessa. Nel contesto attuale si avverte forte la necessità di una riflessione sulla giustizia sociale con conseguente umanizzazione del lavoro a cui tutti siamo chiamati a dare il nostro contributo.

Di seguito è possibile ascoltare il mio intervento alla Veglia di preghiera per la due giorni di progettazione sociale, “La comunità inTraPrendente”, organizzata dal Mlac (Movimento Lavoratori di Azione Cattolica) svoltasi a Roma il 27 e 28 gennaio scorsi presso la Domus Pacis.

 

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Paola Springhetti (giornalista) ai membri del Mlac. L’arte di comunicare.

 

 

 

 

Azione cattolica: Mlac, due giornate di progettazione sociale.

Nelle giornate del 28 e 29 gennaio scorso si è svolta a Roma, presso la Domus Pacis, l’XI Giornata della Progettazione Sociale promossa dal Movimento Lavoratori di Azione Cattolica (MLAC).

Nel corso delle due giornate di progettazione sociale è intervenuta la giornalista Paola Springhetti affrontando il tema: “Comunicare nella comunità”.

Molti i punti di criticità messi in luce dalla giornalista come ad esempio l’uso depotenziato di strumenti importanti per la comunicazione quali: social network, locandine, sito associativo …

Uno dei nodi cruciali evidenziato è l’autoreferenzialità: “Spesso facciamo ancora l’errore di realizzare prodotti comunicativi che piacciono a noi e non ci chiediamo se piacciono agli ‘altri’, chiunque siano questi altri che vogliamo raggiungere”. Altro errore è considerare la comunicazione come una attività intermittente: “Quando c’è un evento o un nuovo progetto ci si ricorda che la comunicazione è importante, ma si parte già svantaggiati perché il sito non c’è o è povero e mal indicizzato, la pagina Facebook ha tre follower, nel gruppo non c’è nessuno che sappia produrre un contenuto…”.

È importante eliminare autoreferenzialità e comunicazione ad intermittenza solo così  è possibile dare efficacemente visibilità ai propri progetti e alle proprie azioni associative.

Di seguito è possibile ascoltare la relazione della giornalista Paola Springhetti

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L’autorità

 

 

 

 

Audio Omelia 28.01.2018

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IV DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Letture Dt 18,15-20; Sal 94; 1Cor 7,32-35; Mc 1,21-28

In quel tempo, Gesù, entrato di sabato nella sinagoga, [a Cafàrnao,] insegnava. Ed erano stupiti del suo insegnamento: egli infatti insegnava loro come uno che ha autorità, e non come gli scribi.

Ed ecco, nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito impuro e cominciò a gridare, dicendo: «Che vuoi da noi, Gesù Nazareno? Sei venuto a rovinarci? Io so chi tu sei: il santo di Dio!». E Gesù gli ordinò severamente: «Taci! Esci da lui!». E lo spirito impuro, straziandolo e gridando forte, uscì da lui.

Tutti furono presi da timore, tanto che si chiedevano a vicenda: «Che è mai questo? Un insegnamento nuovo, dato con autorità. Comanda persino agli spiriti impuri e gli obbediscono!».

La sua fama si diffuse subito dovunque, in tutta la regione della Galilea.

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Vocati

 

 

 

 

 

 

 

Audio Omelia 14.01.2018

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II DOMENICA DEL TEMPO ORDINARIO

Letture 1Sam 3,3-10.19; Sal 39; 1Cor 6,13-15.17-20; Gv 1,35-42

In quel tempo Giovanni stava con due dei suoi discepoli e, fissando lo sguardo su Gesù che passava, disse: «Ecco l’agnello di Dio!». E i suoi due discepoli, sentendolo parlare così, seguirono Gesù.

Gesù allora si voltò e, osservando che essi lo seguivano, disse loro: «Che cosa cercate?». Gli risposero: «Rabbì – che, tradotto, significa maestro –, dove dimori?». Disse loro: «Venite e vedrete». Andarono dunque e videro dove egli dimorava e quel giorno rimasero con lui; erano circa le quattro del pomeriggio.

Uno dei due che avevano udito le parole di Giovanni e lo avevano seguito, era Andrea, fratello di Simon Pietro. Egli incontrò per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia» – che si traduce Cristo – e lo condusse da Gesù. Fissando lo sguardo su di lui, Gesù disse: «Tu sei Simone, il figlio di Giovanni; sarai chiamato Cefa» – che significa Pietro.

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La bellezza di essere figli

 

 

 

 

 

 

Audio Omelia 07.01.2018

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BATTESIMO DEL SIGNORE

Letture Is 55,1-11; Is 12; 1Gv 5,9; Mc 1,7-11.

In quel tempo, Giovanni proclamava: «Viene dopo di me colui che è più forte di me: io non sono degno di chinarmi per slegare i lacci dei suoi sandali. Io vi ho battezzato con acqua, ma egli vi battezzerà in Spirito Santo».

Ed ecco, in quei giorni, Gesù venne da Nàzaret di Galilea e fu battezzato nel Giordano da Giovanni. E, subito, uscendo dall’acqua, vide squarciarsi i cieli e lo Spirito discendere verso di lui come una colomba. E venne una voce dal cielo: «Tu sei il Figlio mio, l’amato: in te ho posto il mio compiacimento».

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Stelle traccianti

 

Audio Omelia 06.01.2018

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EPIFANIA DEL SIGNORE

Letture Is 60,1-6; Sal 71; Ef 3,23.5-6; Mt 2,1-12.

Nato Gesù a Betlemme di Giudea, al tempo del re Erode, ecco, alcuni Magi vennero da oriente a Gerusalemme e dicevano: «Dov’è colui che è nato, il re dei Giudei? Abbiamo visto spuntare la sua stella e siamo venuti ad adorarlo». All’udire questo, il re Erode restò turbato e con lui tutta Gerusalemme. Riuniti tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi del popolo, si informava da loro sul luogo in cui doveva nascere il Cristo. Gli risposero: «A Betlemme di Giudea, perché così è scritto per mezzo del profeta: “E tu, Betlemme, terra di Giuda, non sei davvero l’ultima delle città principali di Giuda: da te infatti uscirà un capo che sarà il pastore del mio popolo, Israele”».

Allora Erode, chiamati segretamente i Magi, si fece dire da loro con esattezza il tempo in cui era apparsa la stella e li inviò a Betlemme dicendo: «Andate e informatevi accuratamente sul bambino e, quando l’avrete trovato, fatemelo sapere, perché anch’io venga ad adorarlo».

Udito il re, essi partirono. Ed ecco, la stella, che avevano visto spuntare, li precedeva, finché giunse e si fermò sopra il luogo dove si trovava il bambino. Al vedere la stella, provarono una gioia grandissima. Entrati nella casa, videro il bambino con Maria sua madre, si prostrarono e lo adorarono. Poi aprirono i loro scrigni e gli offrirono in dono oro, incenso e mirra. Avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un’altra strada fecero ritorno al loro paese.

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Nessuna famiglia da rottamare

 

 

 

 

 

 

Audio Omelia  31.12.2017

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SANTA FAMIGLIA DI GESÙ, MARIA E GIUSEPPE

Letture Gen 15,1-6 21,1-3; Sal 104; Eb 11,8.11-12.17-19; Lc 2,22-40.

Dal Vangelo secondo Giovanni Quando furono compiuti i giorni della loro purificazione rituale, secondo la legge di Mosè, [Maria e Giuseppe] portarono il bambino [Gesù] a Gerusalemme per presentarlo al Signore – come è scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sarà sacro al Signore» – e per offrire in sacrificio una coppia di tortore o due giovani colombi, come prescrive la legge del Signore.

Ora a Gerusalemme c’era un uomo di nome Simeone, uomo giusto e pio, che aspettava la consolazione d’Israele, e lo Spirito Santo era su di lui. Lo Spirito Santo gli aveva preannunciato che non avrebbe visto la morte senza prima aver veduto il Cristo del Signore. Mosso dallo Spirito, si recò al tempio e, mentre i genitori vi portavano il bambino Gesù per fare ciò che la Legge prescriveva a suo riguardo, anch’egli lo accolse tra le braccia e benedisse Dio, dicendo:

«Ora puoi lasciare, o Signore, che il tuo servo

vada in pace, secondo la tua parola,

perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,

preparata da te davanti a tutti i popoli:

luce per rivelarti alle genti

e gloria del tuo popolo, Israele».

Il padre e la madre di Gesù si stupivano delle cose che si dicevano di lui. Simeone li benedisse e a Maria, sua madre, disse: «Ecco, egli è qui per la caduta e la risurrezione di molti in Israele e come segno di contraddizione – e anche a te una spada trafiggerà l’anima –, affinché siano svelati i pensieri di molti cuori».

C’era anche una profetessa, Anna, figlia di Fanuèle, della tribù di Aser. Era molto avanzata in età, aveva vissuto con il marito sette anni dopo il suo matrimonio, era poi rimasta vedova e ora aveva ottantaquattro anni. Non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Sopraggiunta in quel momento, si mise anche lei a lodare Dio e parlava del bambino a quanti aspettavano la redenzione di Gerusalemme.

Quando ebbero adempiuto ogni cosa secondo la legge del Signore, fecero ritorno in Galilea, alla loro città di Nàzaret. Il bambino cresceva e si fortificava, pieno di sapienza, e la grazia di Dio era su di lui.

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Ricordare, portare al cuore

 

 

 

 

 

 

Qualche giorno fa in un tweet scrivevo:

“Fa bene ricordare (portare al cuore) gli eventi vissuti. Dalla memoria arriva un desiderio di futuro. Non siamo soli. Abbiamo Qualcuno che ci apre alla speranza!”.

È con questo spirito che ho implementato i miei canali social con foto e video di momenti di vita vissuta nelle comunità, in famiglia e in viaggio.

Qui di seguito ne condivido i vari link…

Ricordi di famiglia…

Anniversario  di matrimonio dei miei genitori

Viaggi …

Pellegrinaggio in Terra Santa (2008)

Oxford (2009)

Spagna 1 ; Spagna 2 ; Spagna 3 ; Spagna 4 ; Spagna 5 ; Spagna 6 ; Spagna 7   (2010)

India 1 ; India 2 ; India 3 ; India 4 ; India 5 ; India 6 (2010)

Camaldoli (2011)

Sardegna (2011)

Tour & Pellegrinaggio in Polonia (2013)

Tour & Pellegrinaggio in Puglia (2014)

Perù (2014)

Parrocchia di Prata …

Video vari 

Parrocchie di Villotta-Basedo e di Taiedo-Torrate …

Entrata nella parrocchia di Taiedo-Torrate

M’illumino di meno (2017)

I giovani salutano Don Fabrizio

Saluto a Don Fabrizio 8 ottobre 2017 

Video saluto con alcuni momenti di vita comunitaria nelle parrocchie TVTB

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