V domenica di Pasqua
Commento al Vangelo Gv 14,1-12
Disse Filippo: ‘Signore , mostraci il Padre e ci basta’. La domanda di Filippo a Gesù, o meglio che l’evangelista Giovanni mette in bocca a Filippo, è la domanda della comunità per la quale Giovanni scrive il Vangelo. Si tratta di un gruppo di credenti che cerca di approfondire, di scavare il mistero, di afferrarlo. In fondo è la domanda che abita nel cuore dell’uomo, che sia o che non sia religioso. E’ stata anche la richiesta intensa di Mosè. ‘Mostrami la tua gloria’ (Es 33,18) dirà a Dio, il quale gli passerà davanti proclamando la sua misericordia e facendosi vedere solo di spalle. Ovvero, si può cogliere qualcosa della sua gloria, del suo ‘peso’, della sua consistenza ed evidenza solo seguendolo, mettendoci dietro alle sue spalle, osservando la sua azione nella storia. Nel nostro caso, osservando con animo libero e stupito l’azione di Gesù. Egli ‘spiega’ il Padre, ne è l’esegeta, lo racconta, lo mostra. Gesù frequenta poveri, peccatori e prostitute. Va a cercarsi gli ultimi. Non tollera ipocrisia e rigore senza misericordia. Predica il dono di sé sino alla fine e ne rimane coerente. Dal profilo della bontà di Gesù si può risalire al profilo della bontà del Padre suo e nostro. Non vi è altra via. ‘Io sono la via, la verità e la vita’ risponderà a Tommaso. Se procediamo per altre vie è fatale cadere nell’immagine di un Dio inconsistente, altro che ‘peso’ (gloria), una sorta di super angelo pronto ad intervenire su richieste degli utenti di turno. La domanda della conoscenza del genitore ce la portiamo dentro nel DNA. Gli operatori famigliari assicurano che i bambini adottati, nonostante vogliano un mondo di bene ai loro genitori adottivi, e sappiano già che il genitore biologico li abbia abbandonati o sia un dipendente da alcool o sostanze, provano un desiderio invincibile di conoscere il padre e la madre che li ha generati. Ai discepoli è data la benedizione di poter toccare le guance di Dio toccando quelle del Figlio. Straordinario sapere inoltre che le nostre di guance, comprese quelle della comunità, possano rivelare il volto e la tenerezza del Padre.